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Per la prima volta la techno risuona nello stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Joseph Capriati & Friends con UNICEF Italia si sono uniti a sostegno dell’Ucraina.

Napoli, sabato 28 maggio 2022 – spogliatoi dello stadio Diego Armando Maradona. C’è un gran caldo e un grande fermento sia sopra che sotto il campo oggi, ma non sta giocando il Napoli. È la macchina della musica elettronica che si sta muovendo guidata da Joseph Capriati, il DJ campano che è riuscito nell’arduo compito di mettere d’accordo amministrazione, agenzie e nightlife, creando un evento unico: lo “Joseph Capriati & Friends”.

“La musica elettronica è una commistione tra arte e cultura e non l’ambiente tossico che tanti continuano a descrivere senza conoscere chi siamo e cosa facciamo.”

– ha spiegato Capriati

L’evento

Certo, non sono mancati problemi di organizzazione e forfait dell’ultimo minuto (purtroppo James Senese non ha potuto partecipare), ma sono cose che si possono perdonare data la portata dell’evento e lo scopo benefico della serata.

Una grande giornata di musica, con dj-set e concerti di altissimo livello a supporto di UNICEF (cui andrà una parte dei proventi) che, con azioni sul campo e aiuti umanitari, è da sempre e al fianco dei più indifesi, come i 7,5 milioni di bambini che in questo momento sono a rischio sul suolo ucraino o che stanno fuggendo dal paese.

Capriati

Una grande festa all’insegna della solidarietà, con nomi di altissimo livello internazionale: Agents Of Time (che abbiamo intervistato proprio sotto la tribuna Posillipo, parole che a breve condivideremo), Dubfire, GNMR, un back to back tra Cassy e Silvie Loto, il veterano del clubbing DJ Ralf e uno storico b4b tra quattro DJ che sono la storia di Napoli: Luigi Madonna, Markantonio, Roberto Capuano, Gaetano Parisio.

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Parisio che a margine dell’evento si è anche concesso a una chiacchierata con Parkett in cui parlava di come un vero artista deve conservare l’umiltà ed essere come il 99% dei veri musicisti che non hanno il nome su un camerino ma sono le persone di strada, dei piccoli locali, delle cantine che portano avanti i sentimenti e l’emozione ancor prima dell’arte.

 

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Tanti gli ospiti e tanti gli amici e anche se il parterre, complice il caldo, si è riempito lentamente, man mano che i gradi del termometro diminuivano, la gente aumentava e i decibel di un impianto perfetto si alzavano facendo sudare non più per la temperatura ma per il ballo scatenato.

Sensazioni da backstage

Si percepiva, quindi, una bella atmosfera distesa sia davanti che dietro lo stage. Mentre sul palco si è parlato di Music & Communication. Un interessante panel su come è cambiata la narrativa della musica elettronica che ha visto diversi professionisti del settore discutere su edicola, social e video moderati da Albi Scotti, conduttore della giornata e volto di DJ Mag, che giustamente ricordava come “questi eventi vanno vissuti anche sottopalco, mescolandosi alla gente” (cosa che noi abbiamo fatto).

Potevi, quindi, vedere GNMR (Gianmaria Coccoluto, figlio del grande Claudio) che, prima di andare dietro le consolle, scherzava con Mattia Trani (figlio di Marco), due amici cui il talento non manca e dove l’espressione “figlio di…” è solo un patronimico per evidenziare il legame e la continuità di due generazioni a confronto.

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leggi anche:Claudio Coccoluto – il cassetto dei ricordi del figlio Gianmaria

Oppure ti capitava d’incontrare Clementino con l’enfant prodige del rap partenopeo Nicola Siciliano che si sfidavano a colpi di freestyle all’ingresso degli spogliatoi, come se fossero in cerchio al parchetto.

C’erano, inoltre, anche altri ospiti, lontani dal mondo elettronico ma che sul prato del San Paolo erano di casa, e stiamo parlando dei calciatori ex Napoli: Paolo Cannavaro e “El Pocho” Lavezzi acclamati dalla folla, con quest’ultimo anche premiato sul palco con una targa commemorativa dallo speaker storico del club azzurro.

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Peccato solo che James Senese all’ultimo non ha potuto partecipare, artista stendardo della cultura musicale napoletana, icona jazz che ha collaborato con alcuni dei più grandi musicisti della sua generazione, continuo innovatore e portatore di quel sentimento artistico trascendentale made in Napoli.

Pioneer DJ

Insomma una gigantesca reunion tra amici, finalmente un evento che spazza via i timori postpandemici,  multigenerazionale (non mancavano i nostalgici degli anni ’90 che si mescolavano alle nuove generazioni munite di fischietti e tute acetate) e con scopo meritevole annesso, al quale Parkett è stato invitato da Pioneer DJ, il brand leader per la tecnologia DJ a livello globale, official technical partner, che ha supportato l’evento di Capriati con i suoi prodotti top di gamma, come CDJ-3000 e il mixer a sei canali DJM-V10, riconosciti da tutti gli artisti, club e festival come standard equipment.

Abbiamo anche le parole di Luca Desina, Country Manager Pioneer DJ Italia.

“l nostro brand è da sempre orientato alle persone e, ora più che mai, dopo questi due lunghi anni per il settore dovuti alla pandemia e in questo momento difficile che alcune popolazioni stanno attraversando, vogliamo unirci ancora di più con tutti gli appassionati di club culture e dimostrare che la music industry può fare tanto, anche diffondere un importante messaggio di solidarietà. Pioneer DJ è orgogliosa di aver supportato questa giornata di musica dedicata alla beneficenza. Il nostro motto è “One Through Music” e questo evento ne raccoglie pienamente lo spirito.”