Donato Dozzy, okgiorgio, Sofia Kourtesis e tanti altri: scopri i migliori brani di giugno 2025 selezionati dalla nostra redazione!
La selezione di giugno si muove lungo coordinate sonore che riflettono lo stato attuale della musica elettronica: un ecosistema complesso, in cui ibridazione e sperimentazione rappresentano non più una deriva laterale, ma un linguaggio condiviso.
I brani e i progetti inclusi in questa raccolta attraversano territori diversi – dalla techno ipnotica alla retrowave, dal UK garage contaminato al glitch ambientale – ma condividono una forte intenzionalità artistica, sia sul piano della ricerca sonora che della costruzione formale.
In un momento storico in cui la produzione musicale è sempre più interconnessa, i lavori qui selezionati si distinguono per una precisa direzione estetica, una cura del dettaglio sonoro e una capacità di generare immaginari: clubbing, introspezione, narrativa emotiva o tensione astratta. Come ogni mese cerchiamo di tracciare un atlante delle traiettorie più rilevanti, degli approcci produttivi più sofisticati e dei linguaggi emergenti o consolidati della scena internazionale.
Uno strumento di ascolto e analisi, rivolto tanto agli addetti ai lavori quanto a chi cerca nella musica elettronica non solo intrattenimento, ma contenuto e visione.
Donato Dozzy – Forma II (Gang of Ducks)
Può la materia prendere colore attraverso il suono? A questa domanda risponde il nuovo progetto del DJ italiano. L’album mantiene tutte le promesse: un progetto techno raffinato, che unisce all’ipnoticità di un sound minimale la concettualità di un pensiero che trasmette emozioni attraverso il dare forma.
Mouth Water – Rise (Through The Void)
Una bella dose di retrowave non può mancare. Mouth Water riesce a raccontare una realtà fatta di musica e di colori, prendendo spunto dai suoni del passato e rendendoli attuali senza mai sfociare nel tecnicismo sterile: “Rise” è un flusso in costante evoluzione che culla l’ascoltatore in un ascolto attento e meditato.
Gianluca Faliero
I.Jordan, Tom Rasmussen – Girl reborn (Ninja tune)
Jordan Tek e Tom Rasmussen ci ricordano dell’importanza di essere sé stessi, portandoci in un viaggio alla scoperta del sé più intimo, intervallando vocali nostalgici ad un beat energico, quasi euforico, rammentandoci di trovare della bellezza anche quando sembra tutto perduto.
El-B, SP:MC – Solstice (GD4YA)
Pensavate che unire il Jazz alla Ukg fosse cosa da pazzi? Beh, El-B e SP:MC ci dimostrano ampiamente il contrario regalandoci una traccia ricca di vibes, in cui i bassi profondi si uniscono sapientemente ai fiati creando la track perfetta per un momento di chill nell’estate londinese.
Livia Massacesi
Camoufly, okgiorgio – uhm? (kawaii bounce)
Risvolto casuale di una jam tra i due produttori, “uhm?” è un pezzo energico e ipnotizzante grazie ai continui vocal chops, glitch armonici e un four-to-the-flour importante. Il risultato è un brano che fonde le personalità di entrambi e che fa venire tanta voglia di muoversi e lasciarsi andare.
Sofia Kourtesis – Canela Pura (Ninja Tune)
Un suono completamente nuovo per Sofia Kourtesis quello del singolo in anteprima “Canela Pura” in attesa dell’EP “Volver”. Dai motivi dance retrò alternati a un ritmo fast reggaeton, il nuovo brano dell’artista peruviana vuole celebrare l’amore nella sua forma più allegra e giocosa.
Elisa Mauri
Cignol – Ocean Of Space (Who is Paula)
“Ocean of Space” è un gioiello electro-cosmico dalle venature acide: synth fluttuanti e groove analogici disegnano paesaggi ipnotici tra nostalgia sci-fi e visioni futuristiche. È un trip astrale che parte dalla fervida scena underground di Dublino, cesellato con cura chirurgica e sensibilità retrò.
Mark van Hoen – Only Me (Dell’Orso Records)
Beat destrutturati e synth saturi avvolgono una voce fragile e lontana: Only Me richiama i vocal di una Alice Glass ancora più malinconica, immersa in un paesaggio ambient-glitch. Van Hoen intreccia così emotività digitale e astrazione post-industriale con equilibrio ed eleganza.
Martina Castronovi
ZULI – Care ( Subtext / Multiverse LTD)
Il producer egiziano ritorna sulla scena dopo l’EP “Lambada”. Il brano è un’altalena, in cui si alternano attimi di forte malinconia ad altri di una certa leggerezza. Il producer, infatti, ha campionato i suoni di un incidente d’auto e di uno scampanellio, intervallandoli tra di loro, come per darci una lezione di vita.
Setaoc Mass – Where the Rainbow Begins (SK_Eleven)
In apertura del suo nuovo EP dal medesimo titolo, la traccia apre un portale per un viaggio simil-astrale. Il groove è fitto e costante, dai toni piuttosto cupi, ma con synth che vogliono evocare una connessione spirituale, quasi soprannaturale. E ne deriva una techno mistica, profonda ed emozionante.
Alessandra Bianchini
© Articolo a cura di: Gianluca Faliero, Livia Massacesi, Elisa Mauri,
Alessandra Bianchini, Martina Castronovi
